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Il poeta di Primizie del deserto e di Onore del vero è un poeta parmenideo, che raffigura l'immobilità e la sospensione dell'Essere: un Essere che è desolazione, tristezza, talora squallore, come nei paesaggi appenninici o nelle ore livide dell'autunno, dell'inverno, dell'inizio del giorno. Un Essere che non riesce mai ad apparire come irradiazione di luce, ma è sempre ombra, che tenta in ogni modo di chiarirsi e di diventare luce.